L' ipertermia clinica oncologica è una
tecnica di trattamento usata nel processo di cura dei tumori e consiste
sostanzialmente nel riscaldare in profondità uno o più organi malati in una sede
abbastanza ampia di spazio di trattamento.
Il modo di procedere consiste nell'usare una macchina ed
applicando sul corpo due piastre, in grado di emettere onde radio di adeguata
potenza a frequenza, che sono state studiate e brevettate per una penetrazione
efficace nel corpo umano (circa 13,5 MHz). Le onde radio producendo un
riscaldamento dei tessuti attraversati dalla radiofrequenza agiscono sulle
cellule.
Le cellule tumorali, meno
attrezzate a causa delle loro aberrazioni a smaltire il calore in eccesso,
raggiungono durante il trattamento temperature tra i 42 °C ed i 43 °C. Questo le
porta all'apoptosi.
L' ipertermia
permette anche di migliorare l’afflusso e l'efficacia dei chemioterapici,
nell’organo bersaglio e potenziano l’attivazione locale del sistema
immunitario.
La tossicità della terapia
ipertermica è praticamente pari a zero.
Il calore viene erogato in profondità tramite "due
padelle" chiamate antenne collegate alla macchina, che possiede inoltre un
sistema di raffreddamento automatizzato e che vengono posizionate sul corpo del
paziente in corrispondenza dell’organo sede della malattia
tumorale.
Attualmente la terapia è
studiata in Germania ed in altri paesi e ci sono evidenze che comunque meritano
ulteriori approfondimenti che l'associazione di Ipertermia e Chemioterapia e di
Ipertermia e radioterapia possano dare un effetto additivo. Sicuramente vista la
tossicità praticamente nulla, l'Ipertermia merita ulteriori "Studi" di
approfondimento anche come "immunoterapia" che genera sostanze (proteine HSPS)
indotte dal calore. In Italia esiste un corso di perfezionamento in Ipertermia
clinica; il corso universitario attivato presso l'Università di Tor Vergata si
propone di preparare i Medici ed i Laureati in Scienze Mediche alla conoscenza
dell'attualità, delle indicazioni e dei risultati dei trattamenti di ipertermia
specie nel campo oncologico ove, si affianca alle terapie tradizionali, cosi in
campo reumatologico potenziandole
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