Una semplice classificazione del grado di obesità si basa sull'Indice di massa corporea che è dato dal rapporto fra l'altezza ed il quadrato del peso:
- altezza misurata in metri diviso il peso espresso in kilogrammi moltiplicato per se stesso
Indice di massa corporea= H/(peso al quadrato)
Il grado di obesità è espresso in modo lineare e pertanto l'intervallo dei valori di normalità è indicato dal risultato dell'indice che deve essere compreso tra 20 e 25 (verde nel grafico sottostante).
20-------------25-------------30-------------40-------------
Una obesità di primo grado è definita da un Indice di massa corporea compreso tra 25 e 30.
Una obesità di secondo grado è definita da un Indice di massa corporea compreso tra 30 e 40.
Una obesità di terzo grado è definita da un Indice di massa corporea maggiore di 40 .
Quando si parla di obesità è sempre utile fare una valutazione medica approfondita e rivolgersi ad un Nutrizionista.
In ambito Geriatrico è importante sottolineare come la perdita di peso vada sempre valutata da personale qualificato e soprattutto sia graduale, lenta ed adeguata alle esigenze del singolo paziente.
Perdite di peso repentine non sono quasi mai indicate e non dovrebbero essere intraprese senza aver valutato rischi e benefici poichè se iniziate in modo inappropriato possono portare a complicanze non considerate (affaticamento a carico dei reni ad esempio).
Infine è importante sottolineare come il cambiamento delle abitudini alimentari, magari adeguando le necessità caloriche e dei nutrienti alle esigenze di un corpo che si modifica con il tempo, deve essere sempre svolto educando se stessi ed apprendendo quali benefici si può trarre da un apporto di nutrienti differente e ben bilanciato.
Nei pazienti anziani con gravi problematiche (pazienti con lesioni da decubito ad esempio) è addirittura importante che l'apporto calorico nella fase catabolica sia consistentemente aumentato.
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